I diversi tipi di sensori induttivi
Esaminiamo un semplice sensore di prossimità (chiamato anche rivelatore o interruttore di prossimità): il dispositivo è alimentato dall’energia elettrica che determina un flusso di corrente alternata in una bobina (chiamata anche spira o avvolgimento). Quando un target conduttivo o magneticamente permeabile, come ad esempio un disco di acciaio, si avvicina alla bobina, l’impedenza della bobina cambia. Il superamento di una determinata soglia funziona come segnale della presenza del target. I sensori di prossimità sono tipicamente usati per rilevare la presenza o l’assenza di un target di metallo e l’uscita spesso emula un interruttore. Questi sensori sono largamente utilizzati in molte applicazioni industriali per le quali l’uso dei contatti elettrici di un interruttore tradizionale potrebbe risultare problematico – soprattutto per la presenza di grandi quantità di acqua o sporcizia. La prossima volta che laverete la macchina fate caso a quanti sensori di prossimità vengono impiegati in un autolavaggio automatico.
I sensori a induttanza e riluttanza variabile normalmente producono un segnale elettrico proporzionale allo spostamento di un oggetto conduttivo o permeabile magneticamente (normalmente un asta in acciaio) rispetto a una bobina. Come per il sensore di prossimità, l’impedenza di una bobina varia in proporzione allo spostamento del target rispetto alla bobina energizzata con una corrente alternata. Tali dispositivi sono comunemente utilizzati per misurare lo spostamento dei pistoni nei cilindri – ad esempio nei sistemi di tipo pneumatico o idraulico. Il pistone può essere disposto in modo da passare sopra il diametro esterno della bobina.
I sincronizzatori misurano l’accoppiamento induttivo tra le bobine mentre si muovono una rispetto all’altra. Normalmente sono dispositivi rotativi e richiedono collegamenti elettrici sia alla parte mobile che fissa (generalmente denominate rotore e statore). Tali dispositivi sono in grado di offrire una accuratezza particolarmente elevata e vengono utilizzati nel campo della metrologia industriale, nelle antenne radar e nei telescopi. I sincronizzatori sono notoriamente molto costosi e al giorno d’oggi sono sempre più rari in quanto sono stati sostituiti in gran parte dai resolver (brushless). Questi rappresentano un altro tipo di rilevatori induttivi ma, in questo caso, le connessioni elettriche sono presenti solo sugli avvolgimenti dello statore.